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Il genere é composto da oltre 300 specie, sempreverdi o decidue, rampicanti o sarmentose o erette; le foglie sono opposte od alterne, semplici o imparipennate; i fiori, solitari o portati in cime terminali, hanno una corolla ipocrateriforme con lungo tubo e 4-9 lobi, bianchi o gialli o rosa, calice campanulato con 4-9 denti, 2 stami, 2 ovari bicarpellari, i frutti sono bacche nere, con un seme. L'areale di origine comprende zone a clima temperato-caldo, tropicale di Asia, Europa, Africa, solo una specie é di provenienza americana. La pianta viene coltivata attualmente a scopo ornamentale, in quanto gli impianti di gelsomino bianco e di Gelsomino di Catalogna, per la produzione di essenze profumate o per aromatizzare il thé si sono molto ridotti e limitati a paesi a basso costo di manodopera; il legno dei lunghi sarmenti veniva usato per costruire i bocchini delle pipe turche. Le specie ornamentali possono essere classificate secondo alcune caratteristiche morfologiche di foglie e fiori. J. angulare, originario del Sud Africa, rampicante sempreverde, con lunghi sarmenti, con ramificazioni laterali a sezione angolare; foglie opposte, pubescenti, tripennate con foglioline lanceolate e brevemente acuminate; fiori bianchi, larghi 3 cm, con 5-7 lobi lanceolati, ascellari, non J. azoricum, importato dalle Isole Azzorre nel 1724, rampicante sempreverde con lunghi sarmenti cilindrici; foglie tripennate e opposte, con foglioline ovali a margine ondulato e base cordata; fiori bianchi con 5 petali larghi 1,5 -2,5 cm, in cime lasche, molto profumati; sverna in clima mediterraneo, fioritura estiva. J. beesianum, introdotta dalle zone montane della Cina occidentale, nel 1910, portamento arbustivo con steli sottili, solcati, verdi, ricadenti, leggermente pubescenti ai nodi; le foglie sono opposte, caduche, intere, ovali-lanceolate, lunghe 2,5-5 cm, larghe 0,6-1,8 cm, verde scuro opaco; i fiori singoli o a gruppi di 1-3, profumati, larghi 1,5 cm, con 6 lobi arrotondati, di colore da rosa chiaro e rosa scuro; fioritura in aprile-maggio, seguita dalla formazione di bacche di colore nero lucente; piuttosto resistente al freddo. J. azoricum (foto Rampinini) J. beesianum… (continua)